Secondo lo stile nuovo il 18 gennaio la chiesa ortodossa celebra Santo Atanasij Velichi, ma secondo la tradizione popolare, Atanasovden si continua a celebrare il 15 febbraio che si avvicina di più alle credenze e al ciclo annuale stagionale.
Secondo le credenze popolari, Santo Atanas viene considerato come il protettore dell’inverno, della neve e del freddo che gli sono capitati dopo la divisione del mondo. Viene onorato due volte all’anno – d’estate e d’inverno. Il Santo Atanas invernale si toglie la pelliccia per far arrivare l’estate ed invece il Santo Atanas estivo (5 luglio) – se la mette per far arrivare l’inverno.
Si ritiene che da questo giorno in poi l’inverno inizi a ritirarsi e, a poco a poco, faccia spazio alla primavera. Con il suo cavallo bianco va in cima alla montagna e togliendosi la pelliccia di dosso grida “Vattene via inverno, vieni estate!“. C’è anche il detto: “Tanas ghieldi – ajaz ghitti” che letteralmente significa “Atanas arriva – l’inverno se ne va”.
In questo giorno si ritiene che si impietosiscоno le malattie. Le donne preparano del pane che viene bucherellato con una forchetta in modo che il vaiuolo non “buchi” i bambini. Secondo la tradizione viene cucinata una gallina nera con del riso. Il cibo ed il pane con del miele viene dato a parenti e vicini per cacciare via la peste.