Il calendario tradizionale bulgaro è fondato sulla concezione popolare delle nozioni e concetti del mondo che ci circonda e delle correlazioni in natura e nella società. Nonostante i secoli passati il popolo bulgaro ha sempre mantenuto le sue forti radici nel rispetto verso le antiche concezioni religiose e spirituali che sono parte integrante delle festività, dei costumi e dei riti che ci hanno mantenuto come popolo ed eredi di una civiltà antica.
Tra le tradizioni pagane dei bulgari è riservato un giorno speciale per onorare la Madre Terra, colei che dà la vita! Viene simboleggiata dalla donna che ha aiutato durante il parto. All’epoca le ostetriche del paese per rispetto venivano chiamate baba (la traduzione letterale è nonna) e da qui babinden – il giorno della nonna. Festeggiano anche tutte le donne che hanno partorito in quanto sono state introdotte nel sacramento della nascita.
Celebrato il 21 gennaio secondo il vecchio calendario (calendario gregoriano), ma secondo il nuovo è spostato di due settimane prima – l’8 gennaio. Comunque, tante feste sono rimaste festeggiate secondo lo stile vecchio, siccome si avvicinano di più ai cicli naturali come ad es. il cambio delle stagioni.
Babinden è stata proclamata festa ufficiale di tutte le ostetriche e ginecologi.
La giornata è dedicata alle donne. I riti che accompagnano le festività in onore all’ostetrica (la nonna) del paese sono legati all’acqua, ai doni, alle canzoni e agli scherzi (anche a sfondo sessuale), alla felicità che accompagna la nascita della nuova vita.
Prima dell’alba le donne con bambini entro i tre anni vanno al fiume o al pozzo per prendere dell’acqua fresca e ci immergono un mazzeтto di basilico o geranio. Prendono un pezzo di sapone ed un panno nuovo e vanno nella casa della nonna. Ogni donna l’aiuta a lavarsi le mani e le dona il panno che ha portato. La nonna a sua volta mette nell’occhiello dei capelli delle donne un mazzetto di geranio che è legato con del filo rosso, le spruzza con un po’ d’acqua e ne versa un po’ nelle mani in modo tale da partorire più facilmente la prossima volta.
Dopo il rito con l’acqua del mattino, le donne ritornano nella casa della nonna verso mezzogiorno e portano diverse pietanze per il pranzo tradizionale. Mangiano, bevono, si divertono, scherzano e dopo portano la nonna al fiume per eseguire un’altro rito nell’acqua – il bagno rituale della nonna.
Per questo giorno le donne si vestono e si fanno belle e sono guai per gli uomini che gli incontrano! Possono rovesciarli per terra, legarli ad un albero o scherzare con lui. In alcuni casi danno un bel riscatto per lasciarli in pace. Ma nessuno si irrita al riguardo. Pure i bambini vengono tenuti da parte.
Poi si radunano tutti in piazza e danzano diverse danze tradizionali bulgara – horo. Mano nella mano tutti insieme formano un cerchio – simbolo dell’unità, della forza, del ciclo della vita che si ripete e ripete all’infinita per augurare buon auspicio alla nuova vita!
Grazie nonna!