Nella tradizione bulgara l’inizio di febbraio viene considerato come un periodo antecedente del risveglio della natura e con esso il lavoro agricolo. I primi 3 giorni sono conosciuti con il termine comune di Trifontzi – Trifonovden (festa dei viticoltori e dei vini), Petljovden che combacia con la festività cristiana della Presentazione di Gesù bambino al Tempio ed in fine Simeonovden.
Trifonovden o Trifon Zarezan
Trifonovden o Trifon Zarezan si celebra con dei riti nelle vigne che richiamano l’avvicinarsi della primavera.
Petljovden
Il 2 febbraio, Petljovden, porta in sé una vecchia tradizione dal periodo del giogo della Bulgaria sotto l’Impero Ottomano che riguardava la tassa più severa – il tributo di sangue. I turchi passavano da paesino a paesino e prendevano i bambini maschi per farli diventare giannizzeri. Secondo la storia una madre rifiutò a dare il suo bambino ai turchi e loro la minacciarono che se il giorno seguente non glielo dava l’avrebbero scannato. A quel punto lei rispose che lei stessa l’avrebbe fatto pur di non darglielo. La sera la donna nascose il figlio in un posto sicuro e lontano dal villaggio. Sgozzò un gallo sulla soglia del portone e schizzo il sangue attorno siccome anche i turchi lasciavano un segno rosso sulla porta per marcare da dove erano ormai passati. Quando i turchi tornarono la mattina seguente, rimasero sbigottiti davanti al gesto della madre e non tornarono mai più in quel paesino. Da allora fino ad oggi si celebra la festa del figlio maschio.
L’altra festività riguarda una delle quattro celebrazioni della Vergine Maria – combacia con i 40 giorni dalla nascita di Gesù Bambino e la sua Presentazione al Tempio. Anche in questo giorno non si lavora, le donne non toccano degli oggetti taglienti purché siano sani i bambini. Si prepara del pane speciale rituale che si porta a vicini e parenti. Da chi entra per primo in casa si predice il sesso del bambino futuro – maschio o femmina.
Simeonovden
Il terzo giorno di febbraio è dedicato a Santo Simeone. Si considera come uno dei giorni più terribili dell’anno siccome segna le persone o i futuri nascituri e lascia delle brutte cicatrici. Anche durante questo giorno non si usano coltelli o oggetti taglienti.
Generalmente, nel calendario tradizionale bulgaro i primi giorni del mese di febraio portano il segno del passaggio dell’attività agricola dall’inverno verso la primavera – prima aratura, aggiogare il bestiame, incensare le viti, minacciare gli alberi che saranno tagliati se non saranno abbastanza fertili, diverse predizioni secondo il tempo.
Nei periodi di transizione, quando si verifica una situazione di confine nel tempo e sulla superficie, si considera che si attivino anche le forze maligne. Per questo motivo vengono praticati più riti pagani per proteggersi e scacciarli via.