Le date delle due festività pasquali cristiane – cattolica ed ortodossa, non coincidono per via dei due calendari che supportano le chiese. Le festività della chiesa ortodossa seguono il calendario giuliano, mentre la chiesa cattolica – quello gregoriano. In più, la Pasqua ortodossa viene calcolata secondo le fasi lunari – cade la domenica che segue la prima luna nuova dell’equinozio di primavera.
La Pasqua ortodossa viene preceduta da un periodo di sei settimane di Quaresima il quale è preceduto da altre due domeniche speciali quando per primo viene cessato il consumo della carne (Mesni Zagovezni) e poi anche dei latticini ed ogni prodotto di origine animale (Sirni Zagovezni).
I tre elementi principali della Pasqua ortodossa sono le uova colorate, il kozunak e l’agnello.
Il Giovedì Santo
Secondo la tradizione, le uova vengono colorate il Giovedì Santo o il Sabato Santo prima del tramonto del sole e questo viene rigorosamente fatto dalle donne e dai bambini. Il primo uovo viene tinto di rosso e la nonna fa con esso il segno della croce sulla fronte dei bambini per augurargli salute e fortuna. Inoltre, questo uovo viene messo da parte – si tiene vicino all’icona di casa per un anno intero fino alla prossima Pasqua. L’uovo è lo simbolo di vita e di fertilità, ma anche segno di resurrezione. L’uovo rosso rappresenta il sangue versato da Cristo e la rinascita di una nuova epoca.
Il Venerdì Santo
Il Venerdì Santo in tutte le chiese viene posto un tavolo che rappresenta la bara di Cristo. Si va in chiesa e si portano dei fiori che si posano sul tavolo. La cosa interessante è che si deve passare sotto il tavolo per avere un anno pieno di salute, fortuna e fertilità. Una volta passati sotto il tavolo il prete distribuisce ad ognuno un piccolo mazzetto di fiori ed in cambio si lascia qualche moneta.
Il Sabato Santo
La messa di Sabato Santo inizia alle 23. Verso la mezzanotte le porte delle chiese vengono chiuse e si esegue un rito dopo il quale esse vengono riaperte ed il prete proclama la risurrezione di Cristo. A partire dalla notte di Pasqua fino all’Ascensione del Signore (per quaranta giorni) la gente saluta con la formula: “Cristo è risorto!” ricevendo come risposta: “Veramente è risorto!”.
Il Fuoco Sacro
Inoltre, il fuoco pasquale assume un ruolo importante. Esso simboleggia “La luce di Dio, che illumina e purifica tutti i popoli” dopo la resurrezione di Cristo. Nelle grandi città è atteso il Fuoco Sacro del Santo Sepolcro che viene consegnato tramite appositi voli aerei in Bulgaria, Russia, Moldavia, Bielorussia, Ucraina, Serbia, Georgia, Grecia e Polonia, e viene accolto con gli omaggi dei capi di Stato e Chiesa.
Tutti quanti accendono le proprie candele dal Fuoco Sacro e girano tre volte la chiesa. La convinzione è che se uno è stato un buon cristiano, la candela non si spegne.
Pasqua
Nella Domenica di Pasqua le famiglie si radunano attorno al ricchissimo tavolo festivo e come piatto principale viene servito l’agnello. Il dolce è rappresentato tradizionalmente dal kozunak (козунак) – un intreccio di pane dolce fatto con tante uova, spesso con l’uvetta, mandorle o lokum.
La cosa più tipica ed attesa da grandi e piccini è la “lotta con le uova” – ognuno sceglie un uovo sodo colorato e prova a rompere quello dell’oppositore. Prima il fronte e poi il retro. L’uovo vincente è quello rimasto intero ed è segno di buona fortuna!
Cristo è risorto!!!